Catalyst > STAGIONE TEATRALE 2024/2025
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SERALE

Giovedì 14 e Sabato 16 ore 21.00
Domenica 17 novembre ore 18.00

IL MISANTROPO

La nuova produzione Catalyst è il secondo momento della trilogia “L’umano ritrovato”, dedicata a Molière che ha già visto la messa in scena de “Il malato immaginario”. La scelta cade sul Misantropo per affrontare una commedia sociale, nella quale, Molière si diverte a portare in scena un girotondo di personaggi come in un atelier di moda. Un mondo che, fuori da quel laboratorio artigianale, sta cambiando, rincorrendo nuovi miti e nuove mode, confondendo etica con l’estetica, la musica col frastuono e l’amore con l’adulazione.

Compositori improvvisati, mistici, badanti e promoter, si alternano sulla scena, ognuno col suo desiderio, non celato, di conquistare gli onori della cronaca, tessendo un labirinto di allusioni e illusioni. Il solo e frastornato protagonista, tenterà di sciogliere la matassa ingarbugliata del mondo, cercando di ritrovare il capo del filo da cui tutto ha avuto origine, ma finirà col ritrovarsi, come in una tela di ragno, impigliato. Dietro la commedia si cela una rivelazione amara: la tragedia della condizione umana, fragile e subordinata a eventi incontrollabili. Questo è il motivo per cui oggi abbiamo scelto di mettere in scena un testo di Molière. Nel XVII secolo, le sue opere trovavano la loro ragion d’essere nella critica sociale all’ignoranza. Oggi, nel contesto storico che stiamo vivendo, queste tematiche sono più attuali che mai. Molière, con la sua ironia tagliente e la sua profondità di pensiero, ci offre una lente attraverso cui osservare la società di ieri e di oggi. Le sue opere ci ricordano che la commedia, nella sua essenza, non è solo intrattenimento, ma un mezzo per esplorare e comprendere le tragedie umane. La nuova produzione di Catalyst incarna perfettamente questo spirito. L’energia e la forza dello spettacolo sono il risultato di un intenso lavoro collettivo del cast, sotto la guida esperta di Riccardo Rombi. La sua regia riesce a trarre il meglio da un giovane gruppo di attori talentuosi e versatili, che riescono a portare in scena con grande abilità le complesse sfumature del testo di Molière.

adattamento e regia Riccardo Rombi
con Giorgia Calandrini, Francesco Franzosi, Giuseppe Losacco, Guido Targetti, Dafne Tinti
produzione Catalyst

misantropo 2

Venerdì 22 novembre ore 21.00

Spettacolo sul palco per numero limitato di spettatori

REBECCA | Uno spettacolo al buio

Una riduzione drammaturgica del romanzo “La vita accanto” di Mariapia Veladiano (esordio dell’autrice, Premio Calvino 2010, finalista Premio Strega 2011). Cardine della performance è la storia di Rebecca, narrata in prima persona, in bilico tra un appassionante giallo e lucida, tagliente, poesia. La mostruosità fisica di Rebecca, così stigmatizzata e odiata rivela mostruosità più profonde e nascoste dell’animo umano, che deformano relazioni e sentimenti. Lo spettacolo tratta tematiche quali l’emarginazione, la difficoltà di liberarsi da stereotipi e pregiudizi che dominano la società e la stessa famiglia della protagonista.

dal romanzo “La Vita Accanto” di Mariapia Veladiano
adattamento e regia Marco Pasquinucci
con Marco Pasquinucci
voci di Emanuele Niego, Caterina Simonelli, Ilaria Pardini, Cecilia Vecchio
primo spettatore Gianfranco Berardi, prima spettatrice Gabriella Casolari
sound designer Mattia Loris Siboni
produzione Officine Papage

22 novembre Rebecca uno spettacolo al buio (1)

Lunedì 25 novembre ore 21.00

All’interno delle iniziative per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne

MOLTO DOLORE PER NULLA


Un racconto intimo e autoironico, tra la profondità del monologo e la leggerezza della stand-up comedy. Molto dolore per nulla è la cronaca di una fatica, quella che si fa per crescere, per smarcarsi dai modelli di riferimento e per imparare a rispettarsi per come si è. È uno sguardo sulla pazienza che si impara ad avere quando cambiamo di continuo senza mai riconoscerci; è un invito a essere fiere delle cicatrici e a non avere paura di mostrarle. Sul palco vuoto, solo una donna e un microfono a farle da scudo che protegge e al tempo stesso censura una parte di sé. Molto dolore per nulla è il racconto dei troppi amori dell’artista, troppo amati, intrecciato a storie di persone che negli anni ha incontrato, ascoltato, conosciuto, consolato.

È anche però la storia di quando ci si sveglia, di quando si devono aprire gli occhi per salvarsi e ascoltare finalmente il vuoto di cui si ha così terrore, scoprendo di quanta ricchezza è pieno

di e con Luisa Borini
disegno luci Matteo Gozzi
progetto sonoro Leo Merati
abito Clotilde Official
produzione Atto Due
sostegno di ZUT!, C.U.R.A Centro Umbro Residenze Artistiche e Strabismi – Selezione Strabismi 2022

Spettacolo vincitore In Box 2024

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Giovedì 5 dicembre ore 21

LA LUNA E I FALO’ | Il tempo non muore, il cerchio non è tondo

Un uomo, conosciuto da ragazzo come Anguilla, torna dopo lungo tempo nella terra dove è cresciuto. Sa che lì non è nato. Dove è nato non lo sa. La ritrova divisa e ferita da una guerra. Ritrova Nuto, il vecchio amico, complice e compagno di avventure e risate. Trova un ragazzo, Cinto, che abita nella sua vecchia casa ed è capace di parlare con l’invisibile. Tutto è lì, ancora lì, eppure è abitato da Altro, sospeso in una dimensione straniante e sfocata. Anguilla, Nuto e Cinto, uniti indissolubilmente da un disegno che ignorano, lentamente si ritrovano ad attraversare questa terra tramortita dove qualcosa non torna, nulla è quieto e i conigli smuovono una terra di rimorsi e cadaveri senza pace. Tra ricordi e vita reale, vecchi scherzi e parole sussurrate sotto la luna, lentamente scivoleranno in un sogno feroce e meraviglioso che li porterà così lontano da sfiorare, nelle maglie più luminose della memoria, un luogo sacro che va ben oltre i paesi, le identità, le Patrie. Dopo molti anni di lavoro sul racconto della natura, D’Elia sposta il fuoco sull’umano, sulla ricerca interiore, sulle domande pressanti che hanno a che fare con il ricordare, con la memoria, privata e collettiva, approdando alla sua prima vera opera come autore. Una riscrittura del romanzo di Pavese che è un lavoro sulla memoria e l’oblio, sulle case e sulle identità, che ci fanno umani prima di tutto, sempre e perennemente in cammino. Verso cosa? Verso quale terra?

di Luigi D’Elia
liberamente ispirato a LA LUNA E I FALO’ di Cesare Pavese
regia Roberto Aldorasi
con Luigi D’Elia
una produzione Compagnia INTI di Luigi D’Elia e ARCHETIPO

con il sostegno di Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del progetto “Hermes” finanziato dal Programma CBC Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, Festival Parthenium Calling e la collaborazione della Fondazione Cesare Pavese

Luigi D'Elia, La luna e i falò - ph Michela Cerini (2)

Venerdì 13 dicembre ore 21

SAVERIO TOMMASI – Fuoco alle polveri

“E tu da che parte stai?” Barcolli o prendi posizione? E sei davvero sicuro di aver scelto bene? Uno spettacolo che ribalterà quello in cui hai sempre creduto, mostrandoti l’altra faccia. L’altro lato. L’altro. L’ameno. Tutti, per una sera, avranno la possibilità di essere creduti: briganti, assassini e parolai.
“Fuoco alle polveri” è una narrazione unica: tasselli il cui valore più alto è quello del nodo, dell’intreccio, in cui però nessuna storia è al riparo da certezze. Nello spettacolo ogni sicurezza verrà sottoposta a squarci. Storie come pietre d’inciampo, per comprendere il nostro presente e conoscere chi è capace di disequilibrare, spostando di lato la Storia.
I nomi senza significato staranno accanto ai re. Cadranno corone. Gli incredibili saranno stimati. Si farà spazio a creduloni e birbanti, le fattucchiere saranno accolte da squilli di tromba. Sono i piccoli eventi che la narrazione vuole sottolineare, gli atti di insubordinazione gentile che con questo spettacolo proviamo a rendere eterni. Storie da cui emerge il ritratto di un Paese che vuol resistere, nonostante tutto: la storia del nostro Paese oggi, senza certezze, o forse soltanto una: la sicurezza che le parole cambieranno il mondo.

di e con Saverio Tommasi
regia Simone Rota
produzione Epoché ArtEventi

SAVERIO-TOMMASI

Domenica 15 dicembre ore 16:30

Il Corsini ha un palco a Prato
spettacolo al Teatro Fabbricone di Prato

NATALE IN CASA CUPIELLO


Il testo di Eduardo risplende attraverso una messinscena non convenzionale in cui l’attore Luca Saccoia rivive e fa rivivere il rito del Natale attraverso il canto, le voci e la manipolazione a vista di sette pupazzi, riemergendone come “Tommasino” che, dopo aver detto il fatidico “sì” a suo padre, si fa interprete a suo modo di una tradizione. Egli è infatti testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte.
“Il presepe – così in una nota del regista Lello Serao – è l’orizzonte in cui si muove tutta l’opera, sia in senso reale che metaforico. È l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in un’umanità rinnovata e senza conflitti, ma anche la rappresentazione della nascita e della morte”.

di Eduardo De Filippo
spettacolo per attore cum figuris
da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia
regia Lello Serao
con Luca Saccoia
spazio scenico, maschere e pupazzi Tiziano Fario
costumi Federica del Gaudio
musiche originali Luca Toller
produzione Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno 5
con il sostegno di Fondazione Eduardo De Filippo e Teatro Augusteo

natale casa cupiello

Venerdì 20 dicembre ore 21

LA CAMERIERA DI PUCCINI

Uno spettacolo che unisce musica e teatro, alternando al racconto drammaturgico le apparizioni in musica delle celebri eroine pucciniane.

Siamo a Torre del Lago, nella villa di Puccini, nel 1908. Arriva da Firenze un giovane giornalista per intervistare il Maestro. Viene accolto da Marianna, la cameriera di casa. Tra i due cresce una specie di intimità che porterà Marianna a raccontare. E così, per bocca di questa simpatica cameriera, con la sua bella lingua toscana, si andrà a conoscere Giacomo Puccini: dall’emozionanti storie delle sue opere alle pieghe più intime della sua vita. Ma anche il suo essere mondano, la sua simpatia, e quella sua dolorosa malinconia che si riflette nella calma immobilità del piccolo lago. Entreremo così nel mondo poetico e musicale del grande Puccini dalla porta della sua vita e insieme alla sua musica, che entra nello spettacolo con cinque tra le più celebri romanze.

con Beatrice Visibelli e Francois Meshreki
soprano Bei Bei Li
al piano Andrea Vulpani
costumi Cristian Garbo
testo e regia Nicola Zavagli
produzione Teatri d’Imbarco

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Domenica 22 dicembre dicembre ore 18.00

Anteprima

LA SANTA

Anni ‘20 del XXI secolo. Una città del centro Italia. E’ morto il padrone del “Lo Sdraiaho”, ostello un tempo molto frequentato, adesso  spopolato e prossimo alla chiusura. Katia, l’ inquilina più anziana e storica dell’arte disoccupata con una forte passione per le icone sacre del medioevo, decide di organizzare una commemorazione in ricordo dell’uomo morto, coinvolgendo gli unici altri due abitanti del luogo: Jacopo, il figlio del proprietario, e Valerio, aspirante musicista. L’unica a presentarsi di tutti i passati inquilini dell’ostello è Ludovica, l’ultima giovanissima ospite.  Nello spazio e nel tempo della cerimonia Katia, Jacopo e Valerio si trovano a fare i conti con l’autonarrazione delle proprie esistenze e a scegliere se unirsi contro Ludovica e preservarle o accettare il passaggio verso il un futuro tanto agognato quanto temuto. Un futuro di possibile riscatto da una quotidianità fatta di sigarette, merendine e attese di un domani luminoso che tarda a mostrarsi, ma anche riflesso della nostra contemporaneità.

un progetto di SZA e F.a.r.a.h.
drammaturgia Gabriele Ragonesi, Marco Santi
coordinamento registico Marco Santi
con Giacomo Lorenzoni, Sofia Menci, Elena Meoni, Marco Santi
progetto di produzione nato all’interno del Progetto Way | Professione Teatro

Locandina t.

Martedì 31 dicembre ore 21.30

PICCOLE DONNE CRESCONO?

Daniela Morozzi, Anna Meacci e Chiara Riondino, che ha composto anche testi e musica originali, sono le protagoniste di un testo brillante e commovente, a tratti parodistico e irriverente. Loro anche la scrittura drammaturgica che resta fedele al romanzo, seppur destrutturandolo nel linguaggio e nella tessitura generale.  Jo, Meg, Amy e Beth tentano, ognuna a modo suo, di trovare il loro posto nel mondo anche a costo di infrangere le leggi che stabilivano quale fosse la condotta appropriata a una donna. Le sorelle March rappresentano da sempre “l’incessante lotta anche interiore per trasformare la femminilità in qualcosa di meno piccolo”. Esattamente come noi, ancora oggi. “Come sarebbe bello avere un ferro da stiro bello pesante sulla testa per non crescere mai!” dice Jo. Anna Meacci, Daniela Morozzi e Chiara Riondino partono da questa considerazione per trovare sul finale la risposta al punto interrogativo presente nel titolo: “Piccole donne, crescono?”

Un progetto di e con Anna Meacci, Daniela Morozzi, Chiara Riondino
regia Matteo Marsan
scenografia Matteo Marsan, Davide Lettieri
coproduzione Compagnia Catalyst e Lo Stanzone delle Apparizioni

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Sabato 4 gennaio ore 21.00

 

SONATA PER TUBI | Nando e Maila

 

Uno spettacolo di circo contemporaneo che ricerca le possibilità musicali di oggetti ed attrezzi di circo, trasformandoli in strumenti musicali attraverso l’ingegno e l’uso della tecnologia. Pezzi di tubo che volano vanno a comporre un contrabbasso e un violoncello: la musica avanza tra Rossini, Bach, Beethoven, Pink Floyd, Rolling Stones e Luis Armstrong. Poi arriva lei: una ragazzina adolescente, principessa moderna, che sconvolge ogni armonia. Il mito principale degli adolescenti di tutto il mondo è quello dell’eroe. In ogni adolescente c’è, nella fantasia, nei pensieri e nelle zone più profonde dell’animo, l’esigenza di fare qualcosa di eroico, di particolare, che sia al di fuori della quotidianità per diventare adulti. Il circo alimenta la follia del trio in contrappunto con clave che diventano sax e con diaboli sonori. Ne consegue un crescendo di canti polifonici a tre voci, di danze e prove di coraggio, musicali e circensi, che condurranno ad un rituale finale per il passaggio dall’adolescenza alla vita da adulto. Il pizzicato del clown musicale fa trasparire l’anima dei tre attori che con un linguaggio universale e accessibile a tutti, si incontrano e si scontrano nel magico gioco della vita.

di e con Ferdinando D’Andria, Maila Sparapani, Marilù D’Andria
aiuto alla creazione Marta Dalla Via, Federico Cibin
disegno luci e audio Federico Cibin
scenografie Ferdinando D’Andria
produzione Compagnia Nando e Maila ETS

Sonata per Tubi 4

Venerdì 10 gennaio ore 21.00

LE CITTA’ INVISIBILI

 

Costruito sui dialoghi tra Marco Polo e Kublai Kan, lo spettacolo è un viaggio alla scoperta di un impero e dell’uomo. Visitare una nuova città significa scendere sempre di più nel profondo e più sono le città che Marco Polo scopre e racconta, più Kublai Kan conosce se stesso. Ricordate o immaginate attraverso descrizioni sintetiche e suggestive, le città diventano quadri che presentano diversi livelli di lettura e che offrono un approccio tra i più completi al complesso mondo poetico di Calvino. 

di Italo Calvino
regia di Riccardo Rombi
con Giorgia Calandrini, Vincenzo De Caro, Guido Targetti, Dafne Tinti
produzione Catalyst

città invisibii

Giovedì 23 gennaio ore 21.00

JONATHAN CANINI – Vado a vivere con me

 

Attraverso fatti realmente accaduti, monologhi esilaranti e straordinarie disavventure, il comico toscano Jonathan Canini racconta che quando lasciamo il “nido” curato e coccolato dei genitori per andare a vivere da soli, spesso ci si ritrova ad affrontare le più avverse vicissitudini: cucinare, impostare la lavatrice, fare la raccolta differenziata, stirare…

Scene di vita quotidiana che possono diventare incubi se si fanno per la prima volta. Un’esperienza esilarante che l’attore ripercorre in questo show scritto sotto l’occhio vigile di un altro asso della comicità, Walter Santillo, che ha curato la regia dello spettacolo. 

di e con Jonathan Canini

In replica anche Venerdì 7 marzo ore 21

canini

Domenica 26 gennaio ore 18.00

L’AMICO RITROVATO

 

Una delle più belle storie mai scritte, un classico della nostra letteratura, un racconto magistrale,  L’amico ritrovato” di Fred Uhlman è la storia di una grande amicizia “del cuore” messa a dura prova dalle leggi razziali, di un’intesa perfetta e magica nell’Austria che assiste all’ascesa inarrestabile di Hitler. Il giovane figlio di un medico ebreo e il rampollo di una famiglia aristocratica arian impatizzante nazista e la loro storia schiacciata dalla Storia con la S maiuscola; la nascita di un legame che,  nonostante le differenze di classe, di carattere e di cultura, trasformerà profondamente e segnerà irrimediabilmente i due protagonisti. L’amicizia adolescenziale (che resiste al di là del tempo o degli errori che tutti noi commettiamo), il peso delle differenze sociali, l’insensatezza delle discriminazioni razziali, il coraggio di compiere scelte scomode, l’orrore della guerra e del regime nazista. Il racconto di formazione teso, struggente e appassionante di Uhlman prende corpo sulla scena in tutta la sua potenza poetica.

da Fred Uhlman
traduzione, adattamento e regia di Ciro Masella
con Ciro Masella e Filippo Lai

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Domenica 2 febbraio ore 18.00

L’ISPETTORE

 

Una commedia che non è solo un’opera teatrale, ma un potente strumento di critica sociale. La scelta di presentare un gruppo di personaggi completamente negativi fa riflettere sull’assurdità della corruzione sistemica; in un contesto in cui ogni figura di autorità è segnata da vizi, Gogol riesce a far ridere e al contempo a suscitare un profondo senso di inquietudine. L’ambiguità del finale mette in evidenza proprio l’impossibilità di trovare una vera giustizia in un sistema corrotto. Il pubblico dell’epoca, abituato a una narrazione più lineare tra bene e male, si trovò spiazzato da una realtà in cui i confini morali erano sfumati. La comicità gogoliana diventa così un mezzo per rivelare le contraddizioni e le ipocrisie di una società che, oggi come allora, non è tanto malvagia quanto malata.

 

da Gogol

adattamento e regia Riccardo Rombi
con Giovanni Berti, Marta Bonucci, Valeria Capotondo, Luigi Cremascoli, Marina Degano, Thomas Grande, Francesco Martalò, Francesca Teresa Palumbo, Martina Passione, Cosimo Pesci
docenti Claudia Allodi, Alessandra Comanducci, Dafne Tinti
produzione Centro Ricerca e Formazione | Catalyst

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Sabato 22 febbraio ore 21.00

HAPPY DAYS

 

Esiste una “Classifica dei paesi più felici al mondo”: secondo le Nazioni Unite i paesi più felici sono quelli del Nord Europa, i quali, per il milionesimo anno consecutivo, si aggiudicano i primi posti. Il segreto di tanta felicità sta nel famoso metodo Hygge: un welfare che funziona, buona salute, affetti stabili, vita e cibo sano. Ah ma allora non resta che provarci! Uno spettacolo travolgente sulla ricerca della felicità: tra tisane alla malva e maglioni con le renne, trucchi per dormire 8 ore a notte, cibo bio e centrifugati imbevibili, Stefano Santomauro, dà il meglio di sè con un monologo esilarante, leggero e profondo, cinico e sincero. Un racconto inadeguato da chi prova a raggiungere i traguardi di felicità senza, però, riuscirci.
O forse si.
Spettacolo Selezionato al Torino Fringe Festival | Spettacolo Selezionato al Milano Off Fringe Festival |  Spettacolo Selezionato al Catania Off Fringe Festival  

scritto, diretto e interpretato da Stefano Santomauro
collaborazione ai testi Daniela Morozzi, Marco Vicari

happy days

Venerdì 28 febbraio ore 21.00

Ascanio Celestini in 

RUMBA | L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato

 

Un uomo contro corrente che, pur essendo ricco, scelse non solo di essere povero, ma di farsi servo dei poveri. Un cavaliere che non volle più fare la guerra e che, da frate, in tempo di crociate, si recò in Terra Santa predicando la pace e la fratellanza.
Ma perché Francesco ci affascina ancora dopo otto secoli? E dove lo troveremmo oggi?
Tra i barboni che chiedono l’elemosina nel parcheggio di un supermercato?
Tra i facchini africani che spostano pacchi in qualche grande magazzino della logistica?
In scena c’è Ascanio Celestini che racconta e Gianluca Casadei che suona.
Rumba è la terza parte di una trilogia composta anche da Laika (2015) e Pueblo (2017). I due personaggi sono gli stessi in tutti e tre gli spettacoli, vivono in un condominio di qualche periferia e si raccontano quello che gli succede. Nella povera gente del loro quartiere riconoscono facce e destini analoghi a quelli degli ultimi che Francesco ha incontrato otto secoli fa che, oggi come ieri, nessuno vede.

di e con Ascanio Celestini
musiche di Gianluca Casadei
voce Agata Celestini
immagini dipinte Franco Biagioni
suono Andrea Pesce
produzione Fabbrica, Fondazione Musica Per Roma, Teatro Carcano

Roma, Auditorium Parco della Musica 16 11 2023
ROMAEUROPA FESTIVAL 2023
Ascanio Celestini: “Rumba. L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato”
©Fondazione Musica Per Roma - Pasqualini/MUSA
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Venerdì 7 marzo ore 21.00

JONATHAN CANINI – Vado a vivere con me

 

Attraverso fatti realmente accaduti, monologhi esilaranti e straordinarie disavventure, il comico toscano Jonathan Canini racconta che quando lasciamo il “nido” curato e coccolato dei genitori per andare a vivere da soli, spesso ci si ritrova ad affrontare le più avverse vicissitudini: cucinare, impostare la lavatrice, fare la raccolta differenziata, stirare…

Scene di vita quotidiana che possono diventare incubi se si fanno per la prima volta. Un’esperienza esilarante che l’attore ripercorre in questo show scritto sotto l’occhio vigile di un altro asso della comicità, Walter Santillo, che ha curato la regia dello spettacolo. 

di e con Jonathan Canini

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Giovedì 13 marzo ore 21.00

IL MALATO IMMAGINARIO

Si ride. Si deve ridere sempre, di tutto. Dei sotterfugi degli innamorati, di notai poco scaltri ma servizievoli, di mogli più inclini al tradimento che alle gioie coniugali, di dottori specializzati nella finanza più che nelle diagnosi, in malati affetti dalla paura di vivere. Così la feroce e disillusa comicità di Moliere ci presenta un esempio lucido di un uomo dai tratti contemporanei, alle prese con un quotidiano, che allora come oggi, appare martoriato e, per tanti aspetti, ridicolo.
Dalla poltrona del protagonista, dietro le centinaia di colorate boccette per medicinali, siringhe e clisteri, fanno capolino piccole ruberie, basse speculazioni e tradimenti di poco conto, in un curioso girotondo, che ha le movenze di un balletto di corte. Saranno le risate degli spettatori a squarciare l’aria mefitica della stanza di Argan, a svelare l’orrendo mercimonio fra scienza e religione, a sostenere lo sguardo lucido e sereno del pensiero filosofico, tanto che alla fine sarà un umano ritrovato, quello che il pubblico si troverà davanti e che ci auguriamo, non abbandonerà sul palcoscenico.

da Molière
adattamento e regia Riccardo Rombi
con Riccardo Rombi, Giorgia Calandrini, Giovanni Negri, Dafne Tinti, Marco Mangiantini
musiche eseguite dal vivo Gabriele Savarese
suono Martino Lega
produzione Catalyst

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Domenica 23 marzo ore 18.00

 

GIOVINETTE – Le calciatrici che sfidarono il duce

 

1932. Sulla panchina di un parco di Milano un gruppo di ragazze lancia un’idea, per gioco, quasi per sfida: giocare a calcio.
Fondano il GFC (Gruppo Femminile Calcistico), la prima squadra di calcio femminile italiana.
La loro avventura sportiva riesce caparbiamente a resistere per quasi un anno, quando, proprio alla vigilia della loro prima partita ufficiale, il regime le costringe a smettere di giocare.
La loro diventa così una sfida al regime, alla mentalità dominante che vedeva nel calcio lo sport emblema della virilità fascista. Un’epopea raccontata con ironia e leggerezza da un trio di attrici che, mischiando comicità e narrazione, ci mostra come, pur a distanza di tanti anni e di tante battaglie, certi pregiudizi siano duri a morire e come la lotta per la libertà e i propri diritti passi anche attraverso lo sport.

tratto dal romanzo di Federica Seneghini e Marco Giani
regia Laura Curino
con Rossana Mola, Rita Pelusio, Federica Fabiani
produzione PEM Habitat Teatrali, Rara Produzione

Giovinette©Laila Pozzo-5b

Sabato 29 marzo ore 21.00

 

LOVE IS A LOSING GAME – Omaggio a Amy Winwhouse

Alberto Canestro, da sempre grande interprete del mondo femminile, porta in scena Amy Winehouse. Talento sincero e senza filtri, artista iconica e potente, donna dalle molte fragilità. Una esistenza permeata dalle dipendenze e da una sensibilità acuta, ha portato sul palco il suo dolore e le sue insicurezze, offrendosi al pubblico senza alcuna protezione, le sue emozioni forti tagliavano le luci del palcoscenico e trafiggevano lo spettatore. Un talento personalissimo e fuori da ogni moda che l’ha resa immortale e che ora rivive e ritorna nell’opera di Canestro.

ideazione, coreografia e regia Alberto Canestro
costumi Alberto Canestro e Antonio Extempore Couture
con la collaborazione di Barbara Loli
drammaturgia Alberto Canestro e Barbara Loli
produzione Lyric Dance Company

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Venerdì 4 aprile ore 21.00

LE NUVOLE

 

Immagina una grande piazza dove viene messa in scena la storia eterna di un padre e un figlio che non si capiscono, di una famiglia oppressa dai debiti e di una risoluzione che ha dell’incredibile: rivolgersi direttamente al grande filosofo Socrate per imparare il discorso più ingiusto, quello cioè che permette di non pagare i debiti. Uno spettacolo interattivo dove sarà il pubblico ad aiutare il nostro povero protagonista e a fornirgli quegli strumenti atti a salvarlo dall’ira dei creditori. Un vero e proprio classico in modalità “live”, immortale, senza tempo, coinvolgente e divertente, dove – come nella migliore tradizione – poter contemplare le nostre miserie facendoci una bella risata.

da Aristofane
drammaturgia Francesco Tozzi
regia Guido Targetti
con Eleonora Guelfi, Giorgia Lunghi, Caterina Rossi, Guido Targetti, Francesco Tozzi
produzione Confine Zero

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Giovedì 10 aprile ore 21.00

 

LA SEMPLICITA’ INGANNATA – Satira per attrici e pupazze sul lusso d’esser donne

 

Liberamente ispirato alle opere letterarie di Arcangela Tarabotti e alla vicenda delle Clarisse di Udine. Lo spettacolo riporta alla luce la voce di un gruppo di giovani donne che, nel Cinquecento, lottarono contro le convenzioni sociali, rivendicando libertà di pensiero e di critica nei confronti della cultura maschile. La storia di un convento trasformato in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero, di dissacrazione dei dogmi religiosi e della cultura maschile. In un mondo in cui avere una figlia femmina equivaleva a una perdita economica e il destino delle donne era segnato dal matrimonio e dalla monacazione forzata. 

di e con Marta Cuscunà
assistente alla regia Marco Rogante
disegno luci Claudio “Poldo” Parrino
disegno del suono Alessandro Sdrigotti
realizzazioni scenografiche Delta Studios, Elisabetta Ferrandino
costumi Antonella Guglielmi
co-produzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto

semplicita ingannata

Venerdì 25 aprile ore 21.00

 

POVERI NOI – Storia di una famiglia nella tragedia della guerra

 

Poveri noi racconta la storia della famiglia di Gabriella Degli Esposti, Partigiana Medaglia d’oro al Valore Militare, ma in realtà racconta la storia di una famiglia qualunque in un qualunque momento storico, vittima di una qualunque guerra in un qualunque paese del mondo.
Questa è una storia raccontata con estrema Semplicità (la lettera maiuscola è fortemente voluta). Un ritorno desiderato e cercato alla sostanza delle cose, degli avvenimenti, dei desideri e dei bisogni, delle emozioni.
Un ritorno desiderato e cercato alla sostanza delle cose, degli avvenimenti, dei desideri e dei bisogni, delle emozioni. Una semplicità che viaggia su due livelli. Innanzitutto nella scelta di raccontare questo pezzo di grande storia collettiva, dal punto di vista di quella che all’epoca era una bambina, ovvero la figlia di Gabriella Degli Esposti, Savina Reverberi Catellani, che ha partecipato anche come consulente storica durante la scrittura dello spettacolo.
Anche noi oggi, come la piccola Savina, abbiamo bisogno di capire, di farci le domande giuste, sul nostro mondo, partendo dalla storia di Gabriella Degli Esposti ma arrivando davvero al suo significato più profondo. Perché non solo sono molte le cose sulla guerra, e su molto altro, che non abbiamo ancora capito ma, peggio, ci siamo dimenticati quali siano le domande giuste da fare.
Vincitore del Premio Giacomo Matteotti 2023 – XIX edizione, organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su temi di libertà e giustizia sociale

di e con Silvia Frasson
regia di Andrea Lupo
musiche originali di Guido Sodo
con la consulenza storica di Savina Reverberi Catellani
produzione Teatro delle Temperie
con il sostegno di ANPI sezione di Valsamoggia, Comune di Valsamoggia, Regione Emilia-Romagna
con il patrocinio di Amnesty International Italia

poveri noi

MARIA CASSI – and friends

Spettacoli sul palco per numero limitato di spettatori

 

Giovedì 30 gennaio ore 21

Maria Cassi e Leonardo Brizzi
ON STAGE

Una serata all’insegna del divertissement tra musica, teatro e canzoni, condotta da due maestri del palcoscenico. Imperdibile.

Giovedì 20 febbraio ore 21

Maria Cassi e Lorenzo Cipriani
MEDITERRANEO

Un’avventura stupefacente fra miti, sirene ed eroi di e con Maria Cassi e Lorenzo Cipriani, musiche dal vivo di Andrea Pagliari. Un racconto, colto e divertente, lungo le rotte del mondo antico che ancora oggi trasportano le idee, i commerci e le speranze dei popoli da una parte all’altra Mediterraneo. Nato dall’incontro tra Maria Cassi e Lorenzo Cipriani, storico dell’arte, navigatore e scrittore che ha compiuto un giro del mondo e due peripli del Mediterraneo in barca a vela. Attraverso una navigazione nel Grande Mare i due protagonisti incontrano storie, leggende, miti e personaggi del passato, nella ricerca di risposte alle domande del presente.

Giovedì 27 marzo ore 21

Maria Cassi presenta Beppe Allocca in
GENESI DEL RIGENERO

Lo spettacolo sui cenciaioli
Partendo dalla storia dei cenciaioli di Prato, gli artigiani che dal 1850 riciclano indumenti usati per ottenere nuovo filato, lo spettacolo attraversa tematiche come la sostenibilità delle filiere e nodi complessi come la sovrapproduzione e la fast-fashion allo scopo di informare con ironia e con un brillante e coinvolgente ritmo.

 

maria cassi

info e prenotazioni: teatrocorsini@gmail.com / 055841237

orario biglietteria: lunedì dalle 16:30 alle 20:00; giovedì dalle 16:30 alle 20:00; sabato dalle 10:00 alle 13:00

biglietti disponibili su Box Office e Ticketone

prezzi serale:
– intero 18,00 €
– ridotto Arci e Soci Coop 15,00 €
-abbonati 10,00 €
– studenti 8,00 €

Per i nostri abbonati

ABBONAMENTO COMPLETO
> 10 spettacoli INTERO € 120,00 | RIDOTTO € 100,00

CARNET “COME TU MI VUOI!”
> 6 ingressi da utilizzare previa prenotazione € 60,00

CARNET “COMBO!”
> 5 ingressi a teatro e 5 ingressi al cinema utilizzare previa prenotazione € 100,00

CARNET YOUNG ADULT (16/25 anni)
> 4 ingressi da utilizzare previa prenotazione € 24,00

TEATRO RAGAZZI

Schermata 2024-10-28 alle 13.02.28
Pinocchio Gatto Volpe 1MB

Domenica 3 novembre ore 16.30

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
Pupi di Stac

Dai 4 anni
La riduzione del grande capolavoro, una lunga favola ad episodi con innumerevoli
personaggi e un protagonista sempre presente, ha comportato un notevole lavoro di adattamento teatrale ed un gran numero di scelte stilistiche, tecniche ed espressive. Per quanto riguarda i contenuti, invece, si è rimasti il più possibile legati allo spirito dell’Opera realizzando oltretutto una versione quasi integrale. L’uso di varie tecniche del teatro di figura dà ritmo e vivacità alla narrazione e consente l’avvicendarsi di luoghi e situazioni diverse. I pupazzi e i burattini sono pensati in linea con lo stile dei Pupi di Stac e ripropongono un’iconografia classica dei personaggi più famosi. Le ombre e le sagome, con sottofondo quasi “radiofonico”, risolvono le scene più suggestive con un tocco di emozione. Un attore in carne ed ossa interpreta la figura del babbo, falegname e burattinaio scambiandosi in alcuni episodi con un sosia burattino; il personaggio di Geppetto, bonario e un po’ patetico, è protagonista all’inizio dello spettacolo e torna poi alla fine come oggetto della gratitudine del figlio ed è lui stesso a chiudere la scena assieme al bimbo “vero”. Anche Mangiafoco, in versione burbera e minacciosa, ma generosa e protettiva, svolge un ruolo di tipo paterno, come lo stesso Grillo Parlante, moralista fino a diventare fastidioso, insieme a molti personaggi minori, quasi tutti animali parlanti, che si prendono la briga di ammonire e consigliare Pinocchio per il suo bene.

di Enrico Spinelli
regia Enrico Spinelli
burattini Roberta Socci
costumi Giulio Casati
scenografie Massimo Mattioli
musiche Enrico Spinelli

Bambina Sinfonia

Domenica 10 novembre ore 16.30

LA SINFONIA DEI GIOCCATOLI
Teatro dei Colori

spettacolo tout public
La Sinfonia dei Giocattoli è…
un sogno di campanelli, trenini e pupazzi a molla, ballerine nel carillon,
palloncini e robot. Ma anche il diario segreto dei colori e delle forme di una
grande artista, Sonia Terk, che nei suoi “Libri Neri” ha inventato un linguaggio
che funziona proprio come un set di costruzioni da tavolo. Costruendo e
smontando, inventando piccole fiabe giocose e strampalate, in un mondo
accogliente e colorato, come la coperta patchwork tessuta per il figlioletto
Charles.
In questa lingua fatta di colori in movimento che si trasformano in marionette
cinetiche, o in paesaggi astratti e ritmici, vivono i sogni, i ricordi, le scoperte
dell’infanzia. Qui trovano casa, un po’ alla rinfusa, come nel baule dei giochi,
gli schizzi e le campiture di tanti altri artisti, così la Ballerina di Man Ray danza
sui cerchi di Vasarely, i quadrati di Albers diventano un Robot pasticcione e
romantico, i cerchi di Mirò rimbalzano sui rettangoli di Mondrian… quanti giochi
possiamo inventare, ma infiniti!
Con la magia aerea del teatro su nero, che ci aiuta a danzare, a volare, ad
immaginare. Ricordando Munari e Winnicot, con tante tantissime risate.

dalla composizione di Lepold Mozart.  Omaggio a Sonia Delaunay
drammaturgia e regia  Valentina Ciaccia
animatori e interpreti del Teatro dei Colori
spazio scenico, oggetti luminescenti, costumi Valentina e Gabriele Ciaccia

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Domenica 23 novembre ore 18.00

LA TESTA NEL PALLONE
Teatro Invito

età consigliata: 8 – 14 anni
La storia di un calciatore che non diventerà un grande campione ma imparerà
quali sono i valori legati allo sport.
Nell’ultima partita, all’ultimo minuto Orlandi deve parare un rigore, pena la
retrocessione della sua squadra. In quel momento gli viene in mente quando da
bambino si tuffò da un ponte per sfidare il bullo del quartiere. Un flashback
ricostruisce le fasi salienti della sua carriera, fino al momento cruciale in cui dovrà
ancora una volta mostrare coraggio, perché c’è sempre un momento della verità
per ogni persona.
Parlare di sport non significa solo parlare del successo e dei compromessi per
ottenerlo, dello star system, ma anche della “normalità” di chi fa del calcio un
lavoro come un altro, del rapporto tra genitori ambiziosi e figli, del momento delle
scelte e del coraggio per affrontarle.

con Stefano Bresciani e Marco Continanza
testo e regia Luca Radaelli

IL SOFFIASPIDISINTEGRA 1

Domenica 15  dicembre ore 16.30

IL SOFFIASPIDISINTEGRA ovvero
FAVOLE TELEFONICHE
Catalyst

età consigliata dai 6 anni
Una riscrittura contemporanea delle “Favole Telefoniche” di Gianni Rodari.
La storia segue un padre, un venditore di aspiratori stanco e spesso in viaggio, che però non rinuncia mai a raccontare una favola serale alla figlia, anche se deve farlo da lontano. Per farla addormentare con un sorriso, ogni sera inventa storie sempre più improbabili inseguendo un legame profondo con sua figlia nonostante la distanza.

di Riccardo Rombi
con Giuseppe Losacco e Dafne Tinti

Sonata per Tubi 4

4 gennaio ore 21.00

SONATA PER TUBI
Compagnia Nando e Maila

spettacolo tout public
Uno spettacolo originale e divertentissimo.
Tubi, dunque, intesi come lunghi manufatti in plastica
arancione normalmente usati per le condutture in edilizia,
che i tre artisti trasformano non solo in strumenti
musicali ma anche in supporti tecnici per le più fantasiose
acrobazie. Fondamentale nella resa dello spettacolo è il
suono, quello ottenuto dagli artisti strisciando, lisciando,
battendo e soffiando dentro i tubi.
La musica resta protagonista anche quando lo show si fa
più movimentato con la trasformazione di ogni accessorio
– diaboli, clave da giocoliere, palloncini – in strumento
musicale.
Il finale diventa acrobatico quando una serie di tubi
vengono impilati per formare un lunghissimo palo cinese sul
quale i tre eseguono ogni tipo di equilibrismo.

di e con Ferdinando D’Andria, Maila Sparapani, Marilù D’Andria
aiuto alla creazione Marta Dalla Via, Federico Cibin
disegno luci e audio: Federico Cibin
scenografie: Ferdinando D’Andria

La bella e la bestia 2 HD (3)

Domenica  19 gennaio ore 16.30

LA BELLA E LA BESTIA
Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale  

età consigliata dai 6 anni
Nel bel mezzo di una tempesta di neve Bella perde la strada e si ritrova in un roseto,
davanti ad un castello dall’aspetto antico. Coglie una rosa, entra per chiedere riparo.
Così comincia la celebre fiaba, qui riproposta in chiave contemporanea: Bestia non è un animale spaventoso, ma un uomo che si considera un mostro perché non accetta il suo aspetto. Per questo si nasconde dagli altri, nel buio del suo castello.
Bella viene imprigionata per aver colto una rosa ma la sua presenza nel castello
riaccende le speranze di Bestia. In un lento percorso di avvicinamento fatto di giochi e confessioni, il carceriere e la prigioniera si riconoscono simili, sentono che hanno bisogno l’una dell’altra, capiscono di essere complementari come l’ombra e la luce.
La capacità di guardare oltre alle apparenze darà loro occasione di raccontare i
propri problemi e le proprie passioni, di mostrarsi per quello che sono, di ritrovare i
loro nomi dietro ai cliché, di scoprire il desiderio di rimanere insieme.

con Chiara Mancini, Raffaele Ottolenghi
luci Giuseppe Bernabei, Luigi Proietti
drammaturgia Massimiliano Burini, Giuseppe Albert Montalto
musiche Gianfranco De Franco
costumi Kim Hyoung Hui
scenografia e ombre Marco Lucci
regia Massimiliano Burin

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Domenica 9 febbraio ore 16.30

TRECCE ROSSE
Teatro del Drago

età consigliata dai 4 anni
La libertà di essere sé stessi, senza vincoli né obblighi, la gioia di vivere, il valore dell’amicizia e dell’amore. Sono alcune delle caratteristiche della bimba con le trecce rosse, unite ad una dose di grande gioia e passione per la vita stessa.
In scena un’attrice aiutata da due giovani spettatori che, poco per volta, si troveranno coinvolti nel gioco del teatro. Oggetti che prendono anima e si trasformano in altrettanti personaggi, cosí come accade ad un vecchio abito nero o ad una figurina- marionetta.
Un racconto di figura dove la parola e l’immagine si fondono in un delicato equilibrio trasparente e impalpabile.
Sulla scena la storia di una delle bambine/ragazzine più trasgressive e simpatiche della letteratura del XX secolo, nata dalla penna di Astrid Lingdren. Una bimba strana, all’apparenza sfortunata, che grazie alla gioia che viene riesce a trasformare le sue diversità in uno stile di vita giocoso e sereno. Uno sguardo “pulito” che non accetta compromessi, che affronta i rischi con coraggio e astuzia. La capacità di vivere la quotidianità con fantasia e amore, fanno di lei una figura dalle mille sfaccettature, e per questo il gioco della conoscenza si fa sottile e intrigante.

Regia: Andrea Monticelli
Testo: Roberta Colombo
Con Roberta Colombo, Andrea Monticelli
Consulenza musicale: Mauro Monticelli

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Domenica 16 febbraio ore 16.30

I MUSICANTI DI BREMA – Dalla favola dei Fratelli Grimm
Teatro Perdavvero

Dai 3 anni
Ogni animale come ogni nota è un piccolo mondo e non importa che sia moro o
biondo. Che sia senz’unghie o gli manchi un dente, che sia zoppo o non udente. Che
sia senz’ali oppure perfetto, o che abbia un qualche difetto. L’importante è che se gli
animali stanno in compagnia, insieme, come le note fanno una melodia: varia, ricca, con anche più speranza, di chi sta chiuso solo nella sua stanza. I protagonisti di questa favola sono un asino zoppo, un cane sdentato, un gatto senz’unghie e un gallo con un’ala rotta che, rifiutati dai padroni per via dei loro “difetti”, decidono di partire per la città di Brema dove vogliono farsi assumere dall’orchestra musicale cittadina.

di e con: Marco Cantori
musiche e canzoni: Diego Gavioli e Marco Cantori
oggetti di scena: Nives Storci

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Domenica 2 marzo ore 16.30

SCHIACCIANOCI SWING – liberamente ispirato a Hoffmann e a Tchaikovsky e al mondo dello “Schiaccianoci”
Bottega degli Apocrifi

età consigliata dai 5 anni

Come marcia un esercito di topi? Come si entra in un
mondo magico? Come se ne esce? Come faccio a
sapere quando un sogno è davvero finito?
A queste domande risponderemo insieme, con la mu-
sica. La fiaba dello Schiaccianoci di Hoffmann e l’opera
musicale di Tchaikovsky si fondono in uno spettacolo
teatrale e musicale dedicato ai più piccoli, custodito
da musicisti/giocattolo capaci di credere ai sogni fino
a farli diventare veri. Creano un mondo incantato e
spalancano le sue porte a Marie, accompagnandola
fino alle soglie del grande gioco della vita, quando
lei aprirà la porta della sua stanza lasciandoli lì, ma
portando con sé tutto quello che le hanno insegnato.

musicisti/attori Fabio Trimigno (violino), Celestino Telera
(chitarra), Michele Telera (contrabbasso) Michele Rignanese
(batteria) Rosalba Mondelli (fisarmonica)
sguardo drammaturgico Stefania Marrone, Cosimo Severo
regia Cosimo Severo

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Domenica 16 marzo ore 16.30

LA PRINCIPESSA E IL DRAGO
Teatrino dei Fondi

età consigliata dai 6 anni

Un drago sputa fuoco che dorme per l’incanto di una fata. Un Re che organizza feste per proteggere il proprio regno. Una Principessa un po’ ribelle costretta a rimanere nella sua stanza, quando tutti, ma proprio tutti, sono in piazza a festeggiare. Tutto sembra che vada come deve andare nel regno di Dragonia, fintantoché qualcuno, disubbidendo, finirà per combinare un bel guaio, risvegliando qualcosa di grande, di volante, di molto pesante!! Qualcosa che con il suo soffio è in grado di incenerire tutto ciò che incontra e che gli abitanti del regno hanno sempre ritenuto un pericolo da combattere e scacciare lontano. Inizia così la storia di un giovane musicista figlio di fornaio e di come riuscì a salvare il regno dopo che tutti i valorosi cavalieri avevano fallito nell’impresa.
La Principessa e il Drago è una fiaba originale, dove l’amore e la nobiltà d’animo vanno oltre le differenze sociali. Una storia che ci aiuta a riflettere sull’importanza di non fermarsi alle apparenze, sull’importanza di non aver paura del diverso da noi, sull’importanza della conoscenza e del dialogo per abbattere gli stereotipi e i pregiudizi.
Uno spettacolo multidisciplinare dove il teatro d’attore viene integrato ed arricchito da una serie di elementi propri del teatro di figura (animazioni di sagome piccole e grandi) e di un bagaglio legato alla tradizione del teatro canzone, fatto di  musiche dal vivo e canzoni originali composte con un linguaggio adatto alle giovani generazioni.  

testo e regia  Enrico Falaschi
da un soggetto di Angelo Italiano
con Serena Cercignano e Alberto Ierardi
musiche e canzoni  di Alberto Ierardi – effetti sonori Marco Sacchetti

cada die

Domenica 30 marzo ore 16.30

IL RESPIRO DEL VENTO
Cada Die

età consigliata dai 5 anni
C’era una volta un villaggio vicino a un grande lago, così limpido che sulla sua superficie potevi vedere galleggiare le nuvole, le foglie, le stelle e i sassi bianchi del fondo. Certe sere il cielo si rifletteva sull’acqua e colorava le case e i suoi abitanti d’azzurro e di blu. Ma un giorno smise di piovere e il lago si prosciugò. L’anziano del villaggio chiamò un ragazzo: “Guarda il cielo Alizar, il nostro lago ora è lassù, tu dovrai riportarlo quaggiù.” Alizar prima di partire andò dalla sua amata Mounia e sotto il Grande Albero si scambiarono una promessa d’amore.

Il respiro del vento è la storia del viaggio di Alizar che, cercando la pioggia per il suo Popolo, pian piano perse sé stesso, e di Mounia che lo ritrovò, seguendo il suo respiro.

di e con Mauro Mou e Silvestro Ziccardi
luci e suono Matteo Sanna
musiche originali Mauro Mou, Matteo Sanna, Silvestro Ziccardi
contributo realizzazione canzoni Andrea Serra
realizzazioni scene Matteo Sanna, Silvestro Ziccardi
regia, collaborazione alla drammaturgia Alessandro Lay

pelle asino

Domenica 13 aprile ore 18.00

PELLE D’ASINO
Catalyst

età consigliata dai 5 anni
Una fiaba di trasformazione con al centro del racconto una giovane ragazza chiamata a fronteggiare le sfide della crescita: la protagonista si ribella al padre e cerca nella fuga la propria salvezza dall’autoritarismo senza giustizia, lottando con coraggio per la propria libertà. La consapevolezza di sé e del proprio valore è il punto di arrivo di questo viaggio di trasformazione.
Il racconto indaga le radici delle relazioni familiari più ancestrali e i sentimenti che li governano e si apre così a diversi piani di lettura: dal fondamento della fiaba nelle intense sfaccettature di cui Giorgia Calandrini colora i personaggi, alle emozioni che emergono dai suoni di Giovanni Magaglio e dalla danza di Letizia Filippucci. Una sinestesia di sensazioni che si uniscono parlando alla parte più interiore dello spettatore.

testo e regia di Riccardo Rombi
corografia di Roberto Sartori
con Giorgia Calandrini
danzatrice Letizia Filippucci
suoni e live electronics Giovanni Magaglio
costumi Manuela del Panta