Il progetto consiste in un laboratorio teatrale da svolgersi in orario scolastico, suddiviso in 6 incontri per gruppo classe, incentrato sul tema dell’ascolto, dell’empatia e del contatto, con se stessi e con gli altri, con l’obiettivo di creare unione e team building all’interno della classe.
Il centro del percorso sarà proprio la relazione interpersonale, perché, dall’esperienza del COVID in poi, i ragazzi in età adolescenziale hanno sempre più difficoltà ad aprirsi con i compagni e a stabilire rapporti di amicizia non superficiali, tendendo ad isolarsi e ad alienarsi rispetto alla realtà circostante.
Questa difficoltà nell’aprirsi emotivamente porta inevitabilmente ad un disagio mentale che si riflette tanto sulla salute psicologica quanto su quella fisica, motivo per cui negli ultimi anni i disturbi alimentari e mentali tra i giovanissimi sono aumentati in maniera esponenziale, diventando un fenomeno generazionale sempre più diffuso e preoccupante.
Il teatro diventa in questo contesto uno strumento utile per recuperare un contatto con se stessi e con gli altri, per ritrovare una sensibilità emotiva che permetta di gestire i momenti di difficoltà e di ansia. L’ascolto, del proprio corpo, del respiro, della voce, sarà al centro degli esercizi teatrali che affronteremo con i ragazzi, così come la condivisione delle esperienze vissute durante gli incontri. Allo stesso tempo, una grande importanza verrà affidata alla scoperta del proprio corpo attraverso il movimento, e al confronto, conflittuale e sentimentale, che nasce a partire dalla relazione con l’altro.
Tra le varie attività, da svolgersi sempre in maniera corale e collettiva e a partire dall’ascolto di gruppo, verranno proposti ai ragazzi giochi teatrali, esercizi sulla voce e momenti canori, esercizi di movimento e di coordinazione tra corpo e voce, ma anche momenti di scambio e di espressività creativa.
Sarà poi fondamentale all’interno del percorso, puntualizzare di volta in volta la necessità di andare insieme e di rispettare i bisogni dell’altro per svolgere i vari esercizi, ritagliando momenti di dialogo con la classe in cui capire come applicare questi stessi principi alla vita che i ragazzi svolgono quotidianamente a scuola o a casa.
Il laboratorio è rivolto in particolare alle classi prime e seconde, sezioni in cui solitamente non si è ancora instaurato un rapporto solido tra i compagni e in cui sono più frequenti fenomeni di bullismo ed esclusione, e in cui le attività proposte potranno avere un impatto più profondo, in direzione di una maggiore comprensione ed empatia collettiva.