uno spettacolo di e con Livio Valenti
C’era una volta un elefante che aveva un piccolo problema rumoroso e puzzolente, tanto che tutti nella foresta lo chiamavano l’Elefante Scureggione; finché era piccolo tutto andava bene e le sue puzzette erano ben tollerate, ma quando diventò grande, i suoi peti diventarono un grosso problema: spettinavano il leone, sconquassavano gli ippopotami e facevano svenire scimmie e scimpanzé.
L’elefante, rattristato per tutti i guai che involontariamente combinava, decise di trasferirsi in città; lì le cose sembravano andare meglio: il rumore delle automobili nascondeva le sue scorregge e la puzza che emanavano non era riconoscibile in mezzo a tanti altri cattivi odori. Era felice e andò ad abitare in un bell’appartamento, ma purtroppo i suoi vicini ben presto si accorsero del suo difetto e cominciarono a protestare per la puzza e per il rumore; triste e affranto, l’elefante vagò da solo per strada, non sapendo cosa fare e dove andare. Durante il suo malinconico vagabondare, arrivò al luna park e lì incontrò il Venditore di Palloni che ebbe una grande idea: sfruttare questa sua potenza per gonfiare i palloni colorati. Così il Venditore di Palloni e l’Elefante Scureggione fecero una grande società che rese felici tutti i bambini della città. Ma le sorprese non sono finite, perché nella vita di un elefante felice possono succedere tante cose e allora… chissà cosa
ancora accadrà! Si tratta di un lavoro semplice e divertente sulla tolleranza, sull’accettazione dei propri difetti e sull’amicizia.